Relazione Annuale Carte per ondulatori

Relazione Annuale Carte per ondulatori

Mercato carte per ondulatori: 2012 l’anno della svolta?

Intervista a Felice De Iuliis GM Cartesar spa

Speriamo che il 2012 sia stato l’anno della svolta, che si sia “toccato il fondo del pozzo” e che nonostante la ben nota situazione economica si possa trovare la strada per un recupero quanto meno della “coesione” all’interno della filiera (recuperatori, produttori, trasformatori).

L’obiettivo comune dovrebbe essere la conquista di nuove quote di mercato dell’imballaggio in cartone ondulato che, sicuramente, è per l’opinione pubblica l’imballaggio riciclabile ed ecocompatibile.

Dovremmo lavorare “in rete” e non in antagonismo se non vogliamo distruggerci. Anche nell’anno appena trascorso il settore cartario nel suo complesso ha scontato pesantemente gli effetti della crisi che ha accelerato ulteriormente il processo di riorganizzazione in atto da tempo: tra il 2007 e il 2012 il numero delle imprese operanti nel settore è passato da 143 a 126 unità, gli stabilimenti da 186 a 160.

Dai livelli record del 2007 la produzione cartaria ha perso complessivamente oltre 1,5 milioni di tonnellate, di cui oltre 620.000 nel solo comparto delle carte per cartone ondulato: nel 2012 la produzione di questo tipo di carte è stata solo di poco superiore a 2,1 milioni di tonnellate presentando una riduzione del 9% rispetto ai volumi 2011.

In presenza della sensibile riduzione della domanda interna (il consumo apparente di queste tipologie di carte è sceso del 5,8%), le importazioni si sono attestate oltre 1,37 milioni di tonnellate, in prossimità dei livelli 2007 (circa 1,39 mln di tonnellate). Oltre il 73% di tali volumi proviene dall’area UE27,che, con oltre 1 milione di tonnellate, ha presentato un incremento del 10% circa. L’incremento più forte (+15%) degli afflussi da questa area si è registrato per le carte per onda (principalmente da 80/90gr/mq) che hanno superato le 466 mila tonnellate.

Nel 2012 la produzione nazionale di cartone ondulato è stata di 3,47 milioni di tonnellate con una riduzione del 3,9% rispetto ai volumi 2011 (3,61 milioni di tonnellate).

Per il macero da anni siamo esportatori netti e, escludendo il solo 2010, i volumi aumentano di anno in anno: nel 2012 l’export di macero ha sfiorato i 2 milioni di tonnellate, di oltre il 50% diretto verso la Cina. Le aste Comieco sono andate a regime. Con le 12 aste realizzate tra maggio 2011 e febbraio 2013 sono state assegnate complessivamente 1,45 milioni di tonnellate di macero e le prime 7 imprese aggiudicatarie (tra cui si annovera una sola cartiera) hanno acquisito oltre il 72% dei volumi. Per l’energia elettrica la grave crisi dei consumi fa scendere il prezzo, ma rimangono sempre alti gli oneri di sistema.

Spero che l’art.39 del Decreto Legge 22 giugno 2012 n.83 (Decreto Sviluppo) possa essere applicato nel più breve tempo possibile.

Ringrazio il Presidente Paolo Culicchi e il team Assocarta per il raggiungimento di questo risultato.

Per il gas metano nonostante il prezzo in America sia crollato grazie alla nuova tecnologia di estrazione “shale gas”, in Europa continua ad essere sostenuto ed insostenibile per le cartiere.

Riguardo ai crediti, nonostante il d.lgs del 9 novembre 2012, n. 192, che recepisce la direttiva Europea 2011/7/UE, continuano a dilatarsi i tempi di pagamento e ciò nonostante le cartiere paghino la mano d’opera, parte del macero (per le aste Comieco bisogna rilasciare anche abbondanti fideiussioni), il gas metano mediamente a 30 giorni.

Nonostante il quadro pessimistico esposto, anche in un momento di crisi come l’attuale, noi cartiere italiane non copriamo la domanda interna e subiamo dei periodici dei nostri colleghi europei.

Bisogna quindi crederci e investire, adeguare e innovare gli impianti e recuperare almeno in parte il mercato che abbiamo perduto.

 

Fonte:Relazione annuale 2013 Assocarta